Nell’ultimo periodo i muri della nostra città sono stati tappezzati da migliaia di manifesti dei più diversi partiti e gruppuscoli di estrema destra: dalla destra di Storace a forza nuova, da fiamma tricolore a blocco studentesco. Questo è un evidente segnale di come i fascisti in questa città, medaglia d’oro alla Resistenza al nazifascismo, stiano tentando di riorganizzarsi per alzare la testa dalle fogne in cui erano stati cacciati e in cui presto li ricacceremo.
Questi soggetti tentano di riaffacciarsi nel panorama politico cittadino tentando di sfruttare tematiche di malcontento popolare. Ma le uniche alternative che propongono sono pratiche di odio e sopraffazione. Le aggressioni che in tutta Italia si verificano a danno di immigrati, omosessuali, compagni o quelli che loro sono soliti definire “diversi”, sono ormai all’ordine del giorno: il 25 gennaio alcuni ragazzi sono stati aggrediti a Firenze perché militavano nel collettivo autorganizzato della scuola! La riabilitazione di questi personaggi è resa possibile dal clima di revisionismo che si respira oggi in Italia.
Un valido esempio è la nascita e la strumentalizzazione politica delle famose “giornate della memoria”. Giornate volute e sponsorizzate dai governi di centro sinistra (con Violante in testa) quanto di centro destra, per tentare di rileggere a proprio uso e consumo la storia del ventennio e quella della Resistenza che da quell’oppressione nazifascista ci ha liberato.Proprio una di queste giornate della memoria, istituita qualche anno fa da un governo di centro-sinistra, è diventata uno dei cavalli di battaglia dell’estrema destra su tutto il territorio nazionale. Gruppi e gruppuscoli fascisti fanno a gara per “commemorare degnamente” quella che loro definiscono “la giornata della memoria per i martiri delle foibe”.
Sostenuti da tutti i partiti dell’arco costituzionale, presentano le foibe come brutali assassinii di persone ree solo di essere italiane. Non fanno però nessun riferimento agli anni di occupazione italiani di quel territorio, dei migliaia di km di filo spinato con cui i fascisti italiani trasformarono alcune città slave in enormi campi di concentramento torturando e massacrando la popolazione. Fanno, quindi, appello al senso di pietà che sempre suscitano i morti, senza preoccuparsi di ricordare ciò che essi erano in vita: occupanti, assassini, stupratori, torturatori. Inneggiando ad un non meglio definito orgoglio italiano che ci dovrebbe vedere tutti partecipi di questo lutto, “dimenticano”, dunque, di ricordare l’occupazione e la successiva fascistizzazione forzata della Jugoslavia, specialmente nelle zone del Litorale e dell’Istria, perpetrata attraverso soprusi, violenze e morti; e la resistenza a quell’occupazione portata avanti anche da antifascisti italiani.
L’unica risposta possibile a queste strumentalizzazioni e al diffondersi di queste pratiche fasciste, xenofobe e sessiste è l’opposizione quotidiana a questo tipo di logiche, è la lotta nei propri territori e nelle proprie realtà.
....NON UN PASSO INDIETRO!
PRESIDIO ANTIFASCISTA MILITANTE
Sabato 9 febbraio 2008 h 8.30
P.za del Gesù angolo Santa Chiara
NAPOLI
ANTIFASCISTI NAPOLETANI