martedì 5 febbraio 2008

IL “NOSTRO” COLLETTIVO

“Al giovane comunista si impone di essere essenzialmente umano, tanto umano da avvicinarsi al meglio dell’uomo… sviluppare al massimo la sensibilità fino a sentire l’angoscia ogni volta che in qualsiasi angolo di mondo viene assassinato un uomo e fino a sentirsi entusiasta ogni volta che, in qualsiasi angolo del mondo, si innalza una nuova bandiera di Libertà”.
(Ernesto “Che” Guevara)

Il “nostro” è un collettivo politico autogestito di compagni e compagne che si fa primo promotore della CdP, delle sue ragioni fondanti ed obiettivi, della sua amministrazione politica e logistica e del suo nome. Da essa, infatti, prende il nome stesso così come anche il foglio di controinformazione militante di quartiere che il Collettivo redige e diffonde in ottemperanza alle finalità politiche dal Collettivo stesso poste.

Ø Manifesta apertamente i suoi contenuti antifascisti, anticapitalisti ed antimperialisti con iniziative di lotta, controinformazione, assistenza sociale in scuole e quartieri popolari.

Ø Sostiene e lotta al fianco di studenti e lavoratori attivi per la difesa e la conquista progressiva degli interessi di classe, per la casa, per un’istruzione pubblica, una sanità gratuita, una pensione garantita, contro la precarietà della vita, la repressione del dissenso politico e sociale, lo sfruttamento del lavoro, la negazione degli spazi di libera socialità alternativa.

Ø Solidarizza esplicitamente con i Popoli resistenti ed in lotta per la propria libertà ed autodeterminazione, contro le occupazioni militari e le politiche espansioniste o di embargo imposte dai governi imperialisti e i loro accoliti, le finte “missioni di pace”, la ripresa stagione di militarizzazione delle relazioni internazionali tra Paesi che ha gettato il mondo in una rinnovata instabilità, fatta di guerra permanente e regressione.

Ø Si impegna a rilanciare una grande “battaglia per le idee” giacché convinto che, a fronte della crisi strutturale dell’ideologia borghese e il suo dominio, proprio il terreno della lotta anche ideologica si ripresenta oggi con rinnovata strategica centralità. Importanza data in termini di formazione, indirizzo e orientamento di coscienze individuali e collettive, da guadagnare o riguadagnare ancora ad una coerente visione unificante del mondo e i suoi rapporti materiali di produzione e riproduzione sociale.

Ø Lavora, in definitiva, favorendo l’integrazione e lo scambio di materiali e iniziative politiche e culturali insieme a tutti coloro che intendano partecipare alla costruzione di un fronte popolare e di classe, autonomo e di lotta, per la tutela e l’estensione dei diritti sociali in nome dell’alternativa di sistema e di potere, del Socialismo, della transizione al Comunismo.

In definitiva, assumiamo, come Collettivo politico, la solidarietà militante tra compagni e compagne, resi tali nella e dalla lotta di liberazione contro l’alienazione imposta dall’organizzazione sociale capitalista, come arma necessaria alla Causa del Comunismo, inteso come superiore ordinamento sociale. Ordine nuovo non tanto come somma meccanica dei beni di consumo socializzati o del grado di produzione e proprietà collettivizzata in una data società, ma come risultato di un atto consapevole e cosciente. Di qui l’importanza primaria dell'educazione politica e culturale e, quindi, del lavoro politico di massa sulle coscienze degli individui, a partire dalle sacche di sottosviluppo sociale suburbano eppur nell'ambito di una società in pieno sviluppo materiale.

Consideriamo necessario ai fini dichiarati, in conclusione, privilegiare l’approfondimento e l’attualizzazione della critica e della cultura marxista e la sua diffusione tanto per quanto attiene all’impianto teorico e strategico ad essa proprio così come dei risultati ottenuti dallo studio, dalla ricerca, dal confronto dialettico, dall’iniziativa politica.

Ed è già Rivoluzione.

Sant’Antimo (NA), lì 30 gennaio 2008