mercoledì 16 aprile 2008

NESSUNO OSI RIBELLARSI!?

CONTRO LA REPRESSIONE ATTIVA E PREVENTIVA
LOTTA E AUTORGANIZZAZIONE
PER UN NUOVO PROTAGONISMO STUDENTESCO

In questo periodo lo Stato è impegnato in una completa ridefinizione del suo assetto neocorporativo e borghese. Da un lato ristrutturazione del lavoro in termini di incremento delle soglie di ricattabilità e precarietà dei soggetti di classe, “compatibilizzazione” dei segmenti di resistenza sociale a quel progetto e restrizione dei margini di agibilità politica, democratica, sindacale o anche semplicemente di vivibilità di settori di massa sempre più larghi; dall'altro, costruzione dello “Stato forte”, esercito professionale organizzato – in funzione aggressiva verso l'esterno e in funzione antiguerriglia, “emergenza” e tutela dell’ordine costituito all'interno del Paese – polizia segreta e coordinamento degli organismi della repressione sul piano immediatamente europeo.

Si sviluppano, così, momenti di scontro fra chi si pone quotidianamente il problema di sostenere il conflitto da un punto di vista non compatibile con detta ridefinizione, chi individua e sostiene terreni di lotta e resistenza ai piani di precarizzazione di vita e d’esistenza propri alla disciplina sociale imposta dal Capitale, chi garantisce la memoria praticata delle lotte passate, da una parte, e la controrivoluzione permanente e la repressione attiva e preventiva che punta a “stemperare” le sacche di resistenza sociale “compatibilizzandole” al Sistema, dall'altra.
Di questo tipo di operazioni ne è piena la cronaca di tutti i giorni. Di quanto, cioè, le operazioni che la repressione porta a termine non siano azioni giuridiche contro singoli avvenimenti, ma vengano decise in campo apertamente controrivoluzionario per fungere da deterrente alle lotte; per creare isolamento di quei settori e situazioni che le portano avanti in maniera radicale; per costituire una minaccia all'incolumità di chi le sostiene; per garantire allo Stato il monopolio assoluto dell'informazione su quel che avviene in tal senso e della “violenza legalizzata” che ne promana e poi dispiega.

La stessa Università, storicamente bacino di reclutamento potenziale di soggettività politiche antagoniste e determinazione di un importante settore – quello studentesco, appunto – della resistenza sociale di movimento, diviene, ad oggi, uno dei principali teatri di “ristrutturazione neocorporativa” funzionale alle esigenze di classi dominanti ed al mercato e, di conseguenza, terreno immediato di repressione preventiva in funzione antisociale.
La riforma universitaria, pensata in termini di “aziendalizzazione” progressiva dei tempi e dei modi dello studio, disarticola i momenti ed i luoghi di libera socializzazione consapevole di saperi ed intelletti. Sostituisce la “vecchia” figura del discente con quella del precario in formazione inabile alla lotta. Minaccia l’identificazione stessa dello studente come soggetto collettivo, nella misura in cui lo riduce a mero segmento atomizzato di forza-lavoro intellettuale subalterno ai meccanismi di produzione e riproduzione immateriale del Capitale globalizzato.

Alla luce di tutto ciò, la (ri)costruzione di terreni, forme e luoghi di autorganizzazione sociale degli studenti, quale mezzo di ricomposizione collettiva consapevole e cosciente, risulta necessità non ulteriormente prorogabile. La determinazione politicamente rinnovata di un segmento sociale collettivo che si opponga alla repressione preventiva del dissenso e della critica sociale quale esercizio del libero pensiero critico e creativo, misura e forma di resistenza organizzata ai piani di “ristrutturazione” capitalistica di Scuola ed Università e conseguente disarticolazione del sapere. L’irruzione del soggetto studentesco in termini di forza sociale cosciente e collettiva, esercizio di rivendicazione attiva della propria identità e protagonismo nella determinazione dei diritti ad essa collegati, in loro difesa, per la loro (ri)conquista.

giovedi 17 aprile 2008
ASSEMBLEA PUBBLICA
presso CSOA FILO ROSSO ore 17.00
Università degli Studi della Calabria (UniCal)
Zona Polifunzionale

Intervengono:

FRANCO PIPERNO (Docente UniCal)
ANTONIO CAMPENNì (Comitato LiberiTutti)
CARMELO SERGIO (Militanz UniCal)
MAURIZIO AZZARA (Giornalista)
IGOR PAPALEO (Militanz CdP)

Collettivi Politici
MILITANZ UniCal e MILITANZ CdP
per l'Autorganizzazione sociale